mercoledì 18 gennaio 2012

Rivedersi...




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Seguì una pausa: il discorso si volte lentamente e con cautela ai fatti recenti, e quando fu pronunciato il nome del piccolo Johann si fece un grande silenzio, nel quale si distingueva meglio il fruscio della pioggia davanti alla casa.
L'ultima malattia di Hanno, che doveva essere stata spaventevole, era come velata da un greve mistero. Parlandone a mezza bocca, con allusioni sommesse, tutte tenevano gli occhi bassi. Poi, si rievocò quell'ultimo episodio, la visita del contino malvestito che si era introdotto quasi a forza nella camera dell'ammalato: Hanno, udendo la sua voce, aveva sorriso, per quanto non riconoscesse più nessuno, mentre Kai non cessava dal baciargli le mani.
"Davvero gli ha baciato le mani?" , domandarono le signorine Buddenbrook. "Sì, molte volte. Qui..."
Tutte tacquero pensose. Ad un tratto, la signora Permaneder scoppiò in lacrime “E io gli ho voluto tanto bene … Non potete immaginare quanto gli volevo bene. Più di voi tutte ! Oh, scusa, Gerda tu sei la mamma. Oh, era un angelo”
“E’ un angelo adesso", corresse Sesemy
“Hanno, piccolo Hanno..”, continuò la signora Permaneder, mentre le lacrime le scorrevano sulle guance cascanti e scialbe.


“Tom, il babbo, il nonno, e tutti gli altri.. dove sono ora ? Non si vedono più. Oh, è dura, è triste.”
“Dopo, ci si rivede..” disse Friederiche Buddenbrook , giungendo le mani in grembo, abbassando gli occhi e alzando il naso.
“Già.. così si dice, ma ci sono momenti, Friederiche, in cui non c’è conforto, e ,Dio mi perdoni, si comincia a dubitare della giustizia, della bontà, di tutto. La vita, voi sapete, frantuma tante cose nel nostro cuore, delude tante volte la nostra fede.. rivedersi ? Fosse vero…”
In quella, Sesemie Weichbrod si rizzò quanto potè, si resse un punta di piedi, allungò il collo, battè sulla tavola, mentre la cuffia le tremava sulla testa.
E’ vero”, disse con tutta la sua energia, e guardò le presenti in aria di sfida.
E così stette, vittoriosa nella buona battaglia sostenuta in tutta la vita contro gli assalti del suo raziocinio di maestra: gobba, minuscola, vibrante di convinzione, come una piccola veggente, tutta entusiasmo e rampogna.



Thomas Mann -1901


(*) Cliccando sul testo si può ascoltare un brano tratto da I Buddenbrook, riduzione radiofonica di Radio 3 Rai,
legge Elsa Agalbato


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