martedì 17 gennaio 2012

Bartleby lo Scrivano


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La notizia è questa: Bartleby sarebbe stato un impiegato subalterno nell'ufficio delle lettere smarrite, a Washington, dal quale sarebbe stato dimesso, senza preavviso, per un cambiamento della amministrazione.
Quando rifletto su questa diceria, a fatica riesco a esprimere le emozioni che mi afferrano: lettere smarrite, lettere morte. Non suona come uomini morti? Pensate a un uomo che per per natura e per sventura sia incline a una languida disperazione: quale altro lavoro potrebbe accentuare una tale condizione più del maneggiare continuamente queste lettere morte, per poi ordinarle e darle alle fiamme? Perché ogni anno se ne bruciano a cataste, di simili lettere. Dalle pieghe di un foglio a volte il pallido impiegato estrae un anello, mentre il dito cui era destinato forse già imputridisce nella tomba; o estrae una banconota inviata in un impeto di sollecita carità...mentre chi avrebbe dovuto trarne sollievo più non mangia né soffre la fame; o parole di perdono per chi morì disperato; o una speranza per chi morì nello sconforto; o buone notizie per chi fu soffocato dal peso di inconsolabili sventure.
Inviate per portare vita, queste lettere rovinano verso la morte.

Ah Bartleby! Ah umanità!

(Herman Melville  - 1853)

(*) Lettura di Serena Dandini su musiche di Lele Marchitelli e Danilo Rea acquistabile qua


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