Non ho conosciuto Giorgio Luraschi.
Però le nostre strade si sono incrociate inconsapevolmente chissà quante volte.
In due circostanze, in modo molto preciso.
E' stato il professore di Storia del Diritto Romano di Piperita Boccoli all'Università cattolica di Milano.
E mi è pure capitato di scrivere un capitoletto in un libriccino cui ha contribuito anche lui.
L'altra cosa che ci univa (e che ci ha fatti incrociare chissà quante volte senza saperlo) è che abbiamo frequentato entrambi per tanti anni la Gradinata Nord dello Stadio Ferraris di Genova, io muovendomi semplicemente da Castelletto, lui, ogni volta, viaggiando in auto da Como.
Amatissimo dai suoi ex allievi, che ricordano come il tempo si fermasse nele aule dove teneva lezione, ha lasciato, tra le altre cose, una bella intervista, che qui sotto riportiamo, in fondo, dove racconta qualcosa di sé e di una serie di vicende di vita che ai Giuristi per naso non possono che piacere moltissimo.
E una bellissima e toccante intervista video, reperibile in rete nella versione integrale, dalla quale estraiamo un piccolo brano, meraviglioso, nella finestrella che segue.
Intervista tratta da 20RIGHE
Che parli di Cornelio Nepote o di Alberto Botta, poco importa. Che tratti di Publio Virgilio Marone o di Paolo Maggi, non fa differenza. Giorgio Luraschi racconta la storia con il ritmo della cronaca e la cronaca con il rigore della storia. Per questo non annoia.
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