lunedì 19 marzo 2012

Lo spread che uccide (di Chiaffredo Teresio)

I Giuristi per naso, l'apostrofo marrone tra le parole "Sei" e "deficiente" non si dividono: al contrario di tutte le anticipazioni della stampa zootecnica specializzata e contro le elementari leggi dell'algebra applicata alle nullità, si moltiplicano.
E' una imperiosa legge di natura: "Chi si somiglia si piglia".
In attesa che arrivino i ceffoni, tra Chiaffredo Teresio e i Giuristi per Naso sembra nata una pericolosa liaison, un turbinoso affaire, con la rispettiva cialtroneria (absit iniuria verbis) a fare da trade union, come diceva quel romantico sindacalista tanto tempo fa.
Chiaffredo, il Vendicatore Mascherato di Martiniana, è nuovamente tra noi.

"E che sarà mai stu spread?" - "E che ne sacci io?"
     
Stiamo tutti affogando nello ‘spread’. Una mia amica, a fronte della traduzione un poco sbrigativa di spread come ‘differenza’, si chiedeva se fosse inclusa anche la differenza tra uomo e donna! Ed un’impiegata si è rivolta, nei giorni scorsi, alla Commissione Pari Opportunità per denunciare che un collega le minacciava lo spread.
   D’altro canto, ancora recentemente la peggiore offesa che si potesse fare ad un maschio italiano consisteva nell’insinuare dubbi sulla moralità della di lui madre o moglie o sorella: provate oggi a fare insinuazioni sullo spread delle medesime!
    Le panchine dei parchi si sono svuotate e il ciacolare sul calcio e la politica è ammutolito. I pensionati, in ansiosi capannelli, stazionano davanti agli schermi che le banche espongono sulla via, per non perdere le variazioni che di minuto in minuto subisce lo spread. Ma se  domandate loro quanti risparmi possiedano, quasi sempre risponderanno “neanche una lira” (non hanno ancora preso atto che oggi ci sono gli euro), ma sono egualmente attentissimi in quanto potrebbero esserci sorprese: magari una distribuzione gratuita di zucchero a quadretti o altro genere di conforto compatibile con le loro dentiere.
    Al Politecnico hanno già pronto un progetto che potrebbe rimettere in discussione le basi di tutta la fisica contemporanea, comparando la velocità del neutrino con quella dello spread, sul percorso Ginevra-Gran Sasso, lungo il tunnel Gelmini, passando ovviamente sotto i Monti!
     Ancora, il quotidiano La Gazzetta dello Sport, che si ostina a non riportare con adeguata evidenza lo spread giornaliero, ha perso una quota di lettori a favore del concorrente Il sole 24 Ore che, oltre tutto, è stampato anch’esso su carta rosa!
     Insomma, non si vedono vie di uscita. Forse, chi ha meglio di tutti compreso la situazione è Cesare, l'autorevole macellaio di Martiniana Po (sempre in provincia di Cuneo), il quale, a fronte della caduta delle vendite, ha esposto un grande cartello: “Vendesi spread di maiale a soli 40 euro al chilo”! 



La risposta di Manolo O' Piscatore non si è fatta attendere: volano i futures di pesce azzurro

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