mercoledì 11 gennaio 2012

Le Guide CAI(ne) dei Gpn: Ronco Scrivia





Ronco Scrivia capitale dell'Urbanistica Espressionista
(di Principe Myskin)


Tra i numerosi resort che si contendono la palma di Perla della Valle Nera, c'è, incontestabilmente, Ronco Scrivia. Stando alle acquisizioni più moderne della storiografia, la cittadina, nota anche con il nome di Rombo Scrivia, per sottolinearne la geometrica simmetria, trarrebbe origine da un originario insediamento macedone. Da una stele, ritrovata recentemente tra le macerie del demolito sovrappasso ferroviario, risulterebbe, infatti, che Filippo, sovrano che diede i natali ad Alessandro Magno e Alessia Merz, avrebbe fondato nella località la prima comunità psichiatrica dell'era Ellenica.

Stretta tra i displuviali appenninici del Monte Reale (a Oriente) e i contrafforti imperiosi del Monte Porale (a Occidente), la località sarebbe apparsa già ad Ippocrate come particolarmente indicata alla terapia degli stati di oppressione.


Pendolari fraternizzano a Ronco Scrivia

I numerosi cippi funerari (attualmente riutilizzati non senza un pizzico di originalità per la segnaletica ferroviaria) indicano che il periodo di maggior espansione si ebbe durante le micidali pestilenze del Milleseicento.
Dopo un periodo di anonimato, la località ha vissuto un nuovo momento di notorietà nel primo dopoguerra, quando vi trovarono ricetto alcuni esuli delle persecuzioni contro gli Urbanisti Espressionisti
Al centro del pescoso Torrente Scrivia, proprio sotto il doppio viadotto autostradale, è ancora oggi visibile (e visitabile, ma solo nei giorni di secca), la casa di Alvaar Maatto, il notissimo architetto.

Pullmann di turisti disposti a tutto pur di visitare la casa del famoso architetto

Stando ai racconti dei vecchi del paese, il genio scandinàvo avrebbe concepito proprio a Ronco Scrivia alcune delle sue realizzazioni più note e contestate, quali il Cavatappi per Suicidi e la Tovaglia Ribelle. Al fortunato incontro tra alcuni allievi del Maestro Finlandese ed epigoni della Scuola del Magnaccio si dovrebbe la geniale sistemazione del fiume sotto l'autostrada e la ferrovia, nonché il complicato gioco di pozzi artesiani utilizzato dai Ronchesi per attraversare il paese.

Ronco Scrivia. Il nuovo sottopasso ferroviario Art Nouveau

I dintorni si segnalano, inoltre, per aver dato i natali ad alcuni Umoristi Anonimi diventati meritatamente celebri. Ecco alcune iscrizioni murarie colte nella stazione ferroviaria (tutte autentiche): "i Binari Esterni si raggiungono correndo", "Non aspettiamo che il comunismo cada dal cielo. Mettiamoci al riparo" "il Domani appartiene a Noi", cui mano sapiente aggiunse: "Tenetevelo".


Dove si mangia a Rombo Scrivia:
Dal Guercio
 (trattoria tipica, occhio - ops, attenti alla gaffe ! - agli oggetti finiti per errore nella pentola). 

Dal Matto (caratteristica la collocazione dei coltelli alle spalle degli avventori).

Dove si dorme a Rombo Scrivia: Ovunque!

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